Avete mai fatto un on the road per la Sicilia? La cosa bellissima è che tutto cambia ogni 30 chilometri. È incredibile quante cose ci siano e la loro evoluzione in un’isola infondo così piccola, il mare è diverso, l’architettura, il cibo e anche l’accento se avete un buon orecchio. Andiamo alla scoperta della Sicilia on the road.
Per fare questo percorso potete noleggiare un’auto presso Sixt Catania Aeroporto e riportarla a Palermo Aeroporto. Qui il tour completo su mappa.
Da Catania verso il Sud della Sicilia
1. Marzamemi
Iniziamo questo viaggio da Catania Aeroporto, prendiamo la nostra macchina a noleggio e ci dirigiamo verso Marzamemi, il villaggio di pescatori più alla moda della Sicilia. Se siete appassionati di nuove tecnologie, questo è diventato uno dei luoghi più “instagrammati” d’Italia. Sono stata due volte a Marzamemi e vi suggerire di sceglierla come base per esplorare la valle di Noto, restando in zona, si risparmiano ore di macchina. La soluzione migliore è alloggiare in un agriturismo nelle campagne, dirigersi a Marzamemi paesino solo per cena o per visitarla, ma evitare di alloggiarci, dato che è molto piccola e può diventare molto affollata.
Francesca di Pietro @viaggiaredasoli – viaggiaredasoli.net
2. Riserva Naturale di Vendicari
Uno dei luoghi più incantevoli che troverete nelle vicinanze è la Riserva Naturale di Vendicari, un luogo meraviglioso perfetto per gli amanti delle passeggiate. È molto famosa per la sua avifauna, ci sono persino i fenicotteri, ed affacciandosi su un mare turchese è meraviglioso percorrere la costa a piedi tuffandosi di volta in volta, mi raccomando non perdete Cala Mosca, dove il mare è più riparato e turchese intenso.
3. Ragusa Ibla
Proseguendo verso la zona sud entrerete dopo poco nel ragusano, la provincia più ricca della Sicilia. Sicuramente il luogo più famoso della zona è Ragusa Ibla, ossia la vecchia città, ha dei palazzi nobiliari enormi che ti fanno capire subito quanto ricca poteva essere questa terra in epoca borbonica. A fianco alla Chiesa di San Gregorio c’è il giardino Ibleo, uno stupendo luogo disegnato per il “passeggio” dei ricchi, molto simili ai giardini parigini, vi consiglio di farci una passeggiata e magari di fermarvi a prendere un po’ di fresco nelle afose giornate estive. Il posto che preferisco nella zona è Scicli, uno stupendo esempio di accavallamenti storici ed architettonici, anche questa cittadina è famosa per il suo stile barocco, ma il contrasto meraviglioso è la zona di Chiafura, dichiarata patrimonio dell’UNESCO, ossia una parete di grotte che fino a 60 anni fa venivano abitate, mi raccomando fermatevi a cena una sera al ristorante La Grotta, poi mi ringrazierete.
La seconda Parte del viaggio tra Caltagirone e Agrigento
4. Caltagirone
Proseguendo il barocco si trasforma e lascia spazio alle ceramiche di Caltagirone, conosciute in tutto il mondo per i suoi boccioni e le teste di moro. La leggenda delle teste di moro vuole, che durante la dominazione dei nord africani, una donna locale diventò concubina del moro che dopo alcuni anni la lasciò dicendole che sarebbe dovuto tornare in Africa, dove in realtà aveva un’altra famiglia. Le donne siciliane sono molto focose e così lei gli tagliò la testa di netto, la mise fuori al balcone e ci infilò dei fiori al centro della testa. I vicini passando sotto il suo balcone non capirono che si trattasse di una testa vera, ma pensarono ad un nuovo vaso, che guarda caso piacque a tutti e così nacque questa tradizione tipica di Caltagirone. Oltre allo shopping in questo piccolo paesino vi consiglio di visitare la famosa scalinata durante la festa delle luminarie, quando viene ricoperta di fiori ed adornate da tantissime luci colorate.
Francesca di Pietro @viaggiaredasoli – viaggiaredasoli.net
A pochi chilometri da Caltagirone si trova uno dei tesori più preziosi dell’Italia La Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, una delle ville del tardo impero, meglio conservate della storia. È giunta ai nostri giorni in questo stato perché fu sommersa dai detriti a causa di un terremoto e per secoli è rimasta sommersa. Il complesso è talmente vasto che consiglio fortemente di visitarlo con il supporto di una guida.
5. Agrigento
Agrigento, uno di quei luoghi che viene più visitato dagli stranieri che dagli Italiani. Sicuramente nella vostra visita ad Agrigento non può mancare un pomeriggio alla Valle dei Templi, io consiglio di visitare la mattina i musei e il pomeriggio i templi, in modo che la luce sia più calda e il sole meno forte, inoltre non tutti sanno che il sito archeologico chiude alle 20 e in tardo pomeriggio non c’è praticamente nessuno. Il complesso è davvero amplio e ha una bellissima vista sul mare blu, infatti nel 2017 ha vinto il premio per il miglior paesaggio d’Italia. Un’altra giornata ad Agrigento dedicatela al mare ed in particolare alla Scala dei Turchi, questo “monumento” della natura una parete con delle scale naturali di calcare, che contrasta con l’azzurro del mare. Purtroppo qualche mese fa c’è stata una frana quindi al momento l’accesso è interdetto, ma per quanto molte persone se ne lamentano io credo sia un valore aggiunto per il paesaggio dato che oggi giorno la scala è intonsa.
Alla scoperta del Nord-Ovest
6. Selinunte
Proseguendo ad ovest, ricorrendo sempre le tappe del mondo ellenico in Sicilia, incontriamo la città di Selinunte, anche se parliamo di un altro momento storico. A differenza di Agrigento, i resti di Selinunte sono proprio quelli di tutta la città, compresa l’acropoli e diversi templi, come aera convolta è uno dei parchi archeologici più grandi d’Europa, infatti le due aree principali si raggiungono in macchina. Da dopo gli anni ’50 si è abbandonata la strategia di un restauro ricostruttivo, ora ci si dedica solo a quello conservativo, quindi le parti visibili chiaramente sono davvero poche. L’aspetto sicuramente meraviglioso è la foltissima vegetazione che contrasta con i resti antichi ed è contornato da un mare blu, farete delle foto da sogno.
Francesca di Pietro @viaggiaredasoli – viaggiaredasoli.net
7. Zona Riserva dello Zingaro e Scopello
In un’oretta circa arrivate nella zona più amata della costa ovest ossia la Riserva dello Zingaro e Scopello, delle gemme tra Trapani e Palermo. Secondo me il grosso valore aggiunto di questa zona è esplorarla con diversi mezzi, il paesino di Castellammare del Golfo è davvero carinissimo, perfetto come base, pedonale, ottimi ristoranti e uno charme molto accogliente, da lì è facilissimo affittare una barchetta con o senza skipper o se preferite aggregarvi ad un tour organizzato per tuffarvi trai faraglioni di Scopello e la sua Tonnara. Prima di arrivarci non avevo mai visto questa località neanche in foto e devo ammettere che mi sono completamente innamorata, un luogo perduto nel tempo, tutte le ancore della tonnara esposte al sole, le porte chiuse, i fichi d’india che colorano tutto e un mare così turchese che acceca. Se la giornata è bella potete spingervi via mare fino alla Riserva dello Zingaro, altrimenti potete fare come ho fatto io, ossia guidare fino a San Vito lo capo, parcheggiare ed esplorare la riserva a piedi. Io ho fatto la strada litoranea, che volendo arriva fino a Scopello in circa 3 ore, le piccole calette che troverete lungo il cammino sono meravigliose, altrimenti ci sono tantissimi altri percorsi da visitare.
Francesca di Pietro @viaggiaredasoli – viaggiaredasoli.net
La Sicilia è la mia regione preferita, ogni anno scelto di trascorrervi un paio di settimane per viverla lentamente, perché solo così si possono veramente vedere i tesori che nasconde e per farlo è necessario avere una buona macchina come compagna di viaggio e soprattutto viaggiare sempre in sicurezza.
Francesca di Pietro @viaggiaredasoli – viaggiaredasoli.net
Francesca è una travel psychologist ed insegnante di Hatha Yoga. Con il suo lavoro Francesca aiuta le altre persone a vedere il viaggio, specialmente quello in solitaria, come strumento di crescita.
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